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Sembrava una missione impossibile: ricostruire qualche decina di statue di guerrieri, arcieri e pugilatori scolpite più o meno tremila anni fa da una popolazione nuragica su una collinetta del Sinis di Cabras, poi ridotte in frantumi dai conquistatori cartaginesi e infine ritrovate per caso una quarantina di anni fa da un agricoltore che arava il suo terreno.
E invece il restauro dei giganti di Mont’e Prama eseguito dal Centro di Conservazione Archeologica di Roma, diretto da Roberto Nardi, è stato un successo mondiale, certificato col premio europeo per il patrimonio culturale Europa Nostra Awards a cui erano candidati 263 progetti di conservazione e restauro archeologico presentati da 26 nazioni diverse.
Medium: La Nuova Sardegna
Date Published: October 15, 2015
Language Published: Italiano