Questa settimana riassumiamo la sessione finale della riunione generale dei partecipanti del corso MCC, in cui sono intervenuti come oratori quattro corsisti giordani dell’ultimo corso MCC. Per saperne di più leggi i nostri rapporti precedenti sulla Sessione 1, Sessione 2 e Sessione 3.
Nemer Alzouby e Mashour Altifiehat hanno illustrato I lavori realizzati all’Istituto per l’Arte e il Restauro del Mosaico di Madaba con particolare attenzione alle ricerche svolte per sviluppare materiali di supporto alternativi all’Aerolam per l’applicazione del mosaico.
Un supporto sviluppato presso l’Istituto è costituito da un sandwich di sottili pannelli in fibra di vetro, con un materiale plastico nel mezzo e alluminio sui lati. Tutti i materiali sono a basso costo e facilmente reperibili localmente.
Mashour ha descritto le attività formative dell’Istituto, dove agli studenti viene insegnato a produrre nuovi mosaici usando tecniche tradizionali e molti lavorano come mosaicisti dopo la laurea. L’Istituto è molto attivo nell’impegno pubblico, riceve frequenti visite da gruppi scolastici e insegna nelle scuole locali.
Firas Tibayshat che lavora per il Dipartimento di Antichità della Giordania, ha presentato una rassegna dei meccanismi di deterioramento che interessano i mosaici nelle chiese del vescovo Isaia e dei santi Cosma e Damiano a Jerash, in Giordania. Un problema importante è rappresentato dalla mancata regolamentazione dell’accesso a questi importanti edifici da parte del pubblico. Vecchi restauri con cemento sono diffusi sul posto e sui numerosi mosaici presenti nei depositi.
Mohammed Sh’Yyab, restauratore di mosaici al Dipartimento di Antichità della Giordania, ha presentato il programma di conservazione realizzato negli ultimi due anni sui mosaici del VI secolo d.C. della chiesa bizantina di Santa Maria. I mosaici si trovavano in condizioni critiche a seguito di anni di abbandono del sito e all’esposizione al rigido clima montano. Il sito fu utilizzato come base militare durante la seconda guerra mondiale e fu bombardato negli anni successivi. Ciò ha comportato la perdita della maggior parte delle superfici. L’intervento di conservazione realizzato è stato volto al consolidamento delle superfici residue, alla rimozione e sostituzione dei vecchi riempimenti e al reinterro protettivo con fogli di plastica e sabbia.
Nella discussione finale il direttore del CCA, Roberto Nardi, ha evidenziato che dopo molti anni di sforzi formativi, molti punti chiave della professione possono essere considerati ampiamente acquisiti. Tra questi, la documentazione, l’uso di materiali appropriati come le malte a base di calce, l’importanza della formazione di nuovi colleghi e del coinvolgimento del pubblico.
A commento delle presentazioni Jeanne Marie Teutonico, Direttore associato del Getty Conservation Institute, ha notato che i tirocinanti hanno dimostrato di aver sviluppato la capacità di applicare quanto appreso durante i corsi MCC, adattando gli approcci ai diversi contesti in cui operano, fatto necessario per garantire la sostenibilità delle loro pratiche. Nelle sue osservazioni conclusive, ha incoraggiato gli studenti a considerare l’apprendimento come un processo permanente e ad essere sempre pronti ad imparare gli uni dagli altri.